5 Maggio, 2022
E’ una canzone che racconta una storia distopica e fantascientifica.
La necrosi massiva e irreversibile dei cervelli: chiara metafora dei tempi attuali, in cui la tecnologia viene abusata e ci rende schiavi di essa.
Un giorno d’estate estremamente caldo , lento e noioso. Un giorno come tanti altri. La vita scorre. Improvvisamente un vento strano comincia a soffiare. Il cielo si scurisce e l’aria diventa fredda.
Si diffonde nell’aria un odore estremamente sgradevole e il cielo viene invaso da enormi insetti metallici. Le forme e la realtà si distorcono e lo spazio e il Tempo si fondono come nelle illustrazioni di Escher.
Gli insetti vogliono e riescono a conquistare la Terra attraverso il controllo delle menti, necrotizzando e rendendo atrofici e inutili i cervelli. Il mondo viene riempito di spazzatura per rendere inospitale la vita.
Il sole viene rubato dagli alieni.
La desertificazione dell’anima è compiuta.
I più deboli rimangono sconfitti , alcuni muoiono, gli altri sono schiavi obbedienti ; i forti devono scappare e nascondersi ma vengono tra loro isolati così da non potersi coalizzare per ribellarsi.
Silversnake si ribella ma è nascosta in un tugurio, sola e senza mezzi. La canzone finisce così, in una sensazione di solitudine. Un finale non lieto certamente, ma aperto.
Silversnake non ha volutamente dato la chiave per poter sconfiggere quest’invasione. Alieni che ci controllano e ci dividono.
Vuol lasciare uno spunto di riflessione. Attraverso una visione metaforica di quel che sta realmente accadendo.