Parlare in corsivo.
Cosa dire? Davvero son senza parole... L'avete sentita Elisa Esposito?
La prof. di parlare cörsivœ.
Ma che cacchio vuol dire parlare in corsivo?
Che oggi i ragazzini manco sanno scrivere in corsivo?!
Ma a voi fa ridere? No perchè forse sono io che manco del senso dell'umorismo, ma a me fa una grande pena... e più di lei quelli che la guardano e si divertono.
Per carità lei fa la parodia dei suoi coetanei, che hanno questa parlata terribile. Manco quando sono ubriaca pesante parlo così...
C’è chi lo ha paragonato all’alfabeto farfallino, ma proprio no! Quello era codice di noi Boomer (ci tengo a precisare che io appartengo alla Generazione X, la mia variabile preferita, 😉 essendo indipendente) per non farsi capire dai grandi (o perlomeno ci illudevamo di avere un linguaggio segreto).
Il corsivo è una lingua da tossici lagnosi.
Anche la scrittura di questo modo di parlare è storpiata, ma la deriva era già partita dagli asterischi “senza sesso”.
Bene eccoci nell’epoca del “Parlanuovo” Orwelliano. Meno parole meno contenuti. E' l’inizio della fine. E comunque la caduta dell'Impero Occidentale è imminente, visto che oggi basta fare un rutto per diventare famosi... a proposito ma se rutto, parlo in grassetto?
Quasi quasi mi metto a dare lezioni di "come parlare in grassetto"... Sono bravina eh! (si ok ammetto... c'è gente più esperta).
Ma mi frena quella cosa chiamata DIGNITA'...
Ribadisco che «Nel lungo periodo siamo tutti morti.» (John Maynard Keynes). E meno male...!!!